Palazzo Estense è uno dei luoghi storici più visitati e apprezzati di Varese ed è oggi sede del Municipio della città e della Biblioteca Civica. Risale alla seconda metà del XVIII secolo e originariamente fu dimora di Francesco III d’Este, Duca di Modena e Governatore della Lombardia. Fu realizzato restaurando la Villa di Tommaso Orrigoni, su progetto dell’architetto Giuseppe Antonio Bianchi che curò anche lo splendido giardino settecentesco. Il progetto si ispirava alle principali dimore italiane ed europee e implicò la demolizione parziale delle case esistenti nella zona. Le forme stilistiche sono riconducibili al "barocchetto lombardo" dove cornicioni marcapiano in bianco si stagliano sull'intonaco rosa che riempie tutto il palazzo.L'imponente fontana situata nel piazzale del palazzo, il “Grottesco”, un ninfeo con tre nicchie rivestite di tufo che contenevano statue di satiri e, centralmente, un delfino di pietra che gettava acqua, costituisce il culmine ideale del parco che può a buon titolo essere considerato uno dei più bei giardini pubblici all'italiana, tanto che Stendhal lo soprannominò "Versailles di Milano".
Giardini Estensi Varese
Dal 1949 i Giardini Estensi costituiscono un'unica entità con il Parco di Villa Mirabello, oggi sede dei Musei Civici di Varese, da cui è possibile godere di una vista spettacolare sull'area circostante e del Monte Rosa. All’interno del palazzo, di grandissimo pregio il Salone d'onore al pianterreno, con le architetture illusionistiche dipinte dal Bosellini e il grande medaglione centrale affrescato da Giovan Battista Ronchelli. Notevoli il camino in marmi policromi e gli eleganti lampadari in cristallo. Al piano superiore la Sala da Ballo, decorata con tele del XVI-XVII secolo. Pregevole la Vergine con Bambino della scuola del Morazzone. La balconata in ferro battuto e in parte dorata, che corre lungo il perimetro superiore della sala, era originariamente destinata ai musici che si esibivano nel corso delle feste a palazzo.